"Sono molto onorato. Ho la stessa impressione che ha un fedele quando entra nella basilica di San Pietro e la trova vuota, come in quest'epoca di Covid-19: senti 'il grande' che ti sovrasta e tu sei piccolissimo" ha commentato Ivano Valmori, Ceo di Image Line, nell'intervista pubblicata su AgroNotizie, di cui si riporta un estratto. "Ecco, con l'Accademia dei Georgofili ciò che ti sovrasta è la conoscenza in agricoltura, ma cogli una visione tale per cui, nell'accettare la tua piccolezza, capisci quante cose si possono fare assieme, grazie alle conoscenze e alle esperienze maturate in anni di storia. Tutto questo per me è un incentivo a impegnarmi ancora di più al servizio dell'agricoltura. L'agricoltura, d'altronde, è tra tutti i settori quello più tradizionale. Puoi cambiare i gusti o persino l'etica delle persone, ma difficilmente potrai cambiare i ritmi della natura".
Image Line è impegnata da 33 anni nello sviluppo dell'agricoltura digitale. Agli inizi...
"...fummo percepiti come coloro che raccoglievano dati e aiutavano gli agricoltori a non fare errori durante le loro attività. Abbiamo creato banche dati uniche nel loro genere. Non è stato semplice, perché per ricreare l'agricoltura all'interno dei computer dovevamo osservare tutto, registrare tutto e riprodurre tutto. Far interagire le azioni in campo, i bisogni all'interno delle singole filiere, catalogare ogni singolo prodotto, ogni fase fenologica, ogni avversità, ogni mezzo tecnico utilizzabile. Attraverso questo lungo e complesso percorso di mappatura ci siamo resi conto che le esigenze del produttore sono diverse da quelle del consumatore, da quelle del trasformatore, dei tecnici, dei consulenti. Ma i bisogni e le risposte di un produttore di albicocche a Faenza sono diversi da quelli di un risicoltore di Mantova. I dati da raccogliere ed elaborare sono differenti, seppure si resti all'interno del mondo agricolo".
Oggi l'impegno più complesso è quello di
"Creare un'ontologia dell'agricoltura digitale e organizzarne un dizionario comune".
"L'informatica deve essere utilizzata per aiutare gli agricoltori, non per soggiogarli. Ma, a ben vedere, la questione della tecnologia legata all'etica non riguarda solamente l'agricoltura. Pensiamo a Whatsapp, strumento immediato per comunicare, che in alcuni casi è stato il veicolo del bullismo: non è colpa dello strumento, ma la responsabilità è di chi lo utilizza.
È tutto legato all'uomo e fare parte dell'Accademia dei Georgofili è per me motivo di orgoglio e impegno a lavorare insieme, in modo etico, per il progresso degli agricoltori e dell'agricoltura italiana".
L'intervista completa è online "Viaggio nell'agricoltura digitale tra sfide ed opportunità"
L'attestato di nomina rilasciato dall'Accademia dei Georgofili