Un sondaggio condotto da Carlo Giua, ricercatore del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari (Distal) dell'Università di Bologna, all'interno della community di Image Line (oltre 261mila iscritti) ha evidenziato il
grado di adozione della smart farming (l'agricoltura intelligente).
Il digitale è un abilitatore dello sviluppo delle imprese: sistemi gestionali (come
QdC® - Quaderno di Campagna®), tecnologie di precision farming, sensoristica sono solo alcune delle soluzioni menzionate.
E se la maggior parte degli intervistati (oltre il 65%) investirà nel prossimo futuro nello smart farming, i motivi per i quali viene intrapreso questo percorso sono vari:
• Migliorare la gestione dell'azienda: 54%.
• Ottimizzare l'utilizzo di materie prime ed input vari (es. agrofarmaci, sementi, etc.): 50%.
• Ridurre i costi di produzione: 48%. (...)
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